Salve a tutti, lettori!
Torno oggi col parlarvi di un romanzo molto breve, ma che ha saputo toccarmi profondamente.
Si tratta di
La cura del dolore
Autore: Nicola Pesce
Casa editrice: Edizioni NPE
In commercio dal: 11 febbraio 2021
Pagine: 96 p., Rilegato
Prezzo di copertina: € 12,00
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Il protagonista, Henry, è una persona che ha sempre fatto di tutto per compiacere gli altri, ma questa volta verrà trascinato in una esperienza kafkiana, in un istituto governativo dove dei "burocrati" spingeranno all'estremo la sua tendenza a dire sempre di sì e ad accettare tutto. Sottoposto a torture fisiche e psicologiche, arriverà Henry a capire che deve essere se stesso, ribellarsi e vivere la propria vita? Una folle ed elaborata metafora della società attuale, sempre troppo politically correct, un "memento vivi", ossia "Ricordati di vivere".
Questo romanzo è l'esempio lampante che non si ha bisogno di migliaia di pagine per scrivere un grande Romanzo.
Le parole sono un'arma potentissima, in grado di sconvolgerci, farci riflettere e farci provare emozioni.
Nicola Pesce, con la sua scrittura, è stato in grado, in scarse cento pagine, di far riflettere sugli errori compiuti nel corso della vita, di quanto sia importante fare le scelte giuste.
Non voglio dilungarmi eccessivamente sulla trama, perché - essendo un romanzo molto breve - va assaporato e apprezzato, senza conoscenze pregresse.
Ciò che voglio consigliarvi, è di non fermarvi dopo la parola "fine", ma di andare avanti a leggere la postfazione.
Vi aiuterà a conoscere l'autore, la sua storia e la sua dedizione per il suo lavoro di editore e scrittore.
Grazie Nicola Pesce, per avermi permesso di leggere questo romanzo, curato in ogni particolare: dalla scelta ponderata delle parole, ad ogni dettaglio prettamente estetico.