Finalmente oggi vi parlo di un romanzo davvero importante per me, che attendevo da moltissimo tempo, ossia Bibbia pagana, di Giorgio Dell'Arti.
Ho sempre voluto leggere qualcosa di simile, poiché, avendo frequentato il liceo classico, ed essendo una grande appassionata di mitologia, ho cercato in lungo ed in largo un volume che contenesse, in ordine cronologico, i miti greci.
Ed eccolo qui, quando ormai mi sembrava di aver perso ogni speranza, la Edizioni Clichy ha deciso di pubblicare questa meraviglia, e me ne ha inviato una copia. (Ringrazio ancora profondamente la casa editrice.)
Bibbia pagana, Giorgio Dell'Arti
Prezzo di copertina: 19 euro
Numero di pagine: 475
Casa editrice: Edizioni Clichy
Vi chiederete il motivo di questo titolo: Bibbia pagana.
Questa scelta editoriale è stata azzeccatissima, infatti questo ossimoro nel titolo è perfetto per descrivere questo romanzo.
Giorgio Dell'Arti ha, infatti, scelto lo stesso schema narrativo della Bibbia cristiana, prendendolo a modello. Si parla, però, degli dei greci, ripartendo da tempi antichissimi, fino al racconto che riguarda Elena di Troia.
Il racconto segue il filo conduttore temporale e, in ogni paragrafo si parla di un mito in particolare. Anche se non si deve affrontare obbligatoriamente tutto il romanzo dall'inizio alla fine. Si può ritrovare un passo in particolare, semplicemente leggendo i titoli di ogni paragrafo, che riassumono in pochissime parole ciò di cui si andrà a parlare.
La parte più interessante del libro è proprio quella di carattere stilistico.
Ritrovare gli epiteti formulari, un linguaggio particolare come quello utilizzato da Giorgio Dell'Arti, diretto, ma così poco usuale, mi riporta ai miei studi classici.
Affrontare un testo del genere, significa immergersi totalmente in un linguaggio articolato, ma semplice, che è in grado di accostare termini aulici, a parolacce, o a frasi piuttosto esplicite.
Giorgio Dell'Arti ha, infatti, scelto lo stesso schema narrativo della Bibbia cristiana, prendendolo a modello. Si parla, però, degli dei greci, ripartendo da tempi antichissimi, fino al racconto che riguarda Elena di Troia.
Il racconto segue il filo conduttore temporale e, in ogni paragrafo si parla di un mito in particolare. Anche se non si deve affrontare obbligatoriamente tutto il romanzo dall'inizio alla fine. Si può ritrovare un passo in particolare, semplicemente leggendo i titoli di ogni paragrafo, che riassumono in pochissime parole ciò di cui si andrà a parlare.
La parte più interessante del libro è proprio quella di carattere stilistico.
Ritrovare gli epiteti formulari, un linguaggio particolare come quello utilizzato da Giorgio Dell'Arti, diretto, ma così poco usuale, mi riporta ai miei studi classici.
Affrontare un testo del genere, significa immergersi totalmente in un linguaggio articolato, ma semplice, che è in grado di accostare termini aulici, a parolacce, o a frasi piuttosto esplicite.
Di certo non si può consigliare questo romanzo a chiunque, ma sicuramente è proprio adatto a chi è amante dell'epoca classica e dei miti della Grecia antica.
L'ho apprezzato tanto, da dare a questo volume 4 stelline su cinque.
Avete letto questo romanzo?
Fatemelo sapere qui giù nei commenti, e... Buone letture!
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