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martedì 12 giugno 2018

Sabbie Mobili - Recensione


Salve a tutti lettori,
Ho terminato proprio in questo momento "Sabbie Mobili", di Malin Persson Giolito, un romanzo che ho avuto la possibilità di leggere grazie alla casa editrice e che molto molto presto diventerà una serie TV su Netflix.


E' un thriller veramente coinvolgente, che tratta tematiche tremendamente attuali tra gli adolescenti. Non sapevo molto prima di leggerlo, perché mi piace affrontare i romanzi di questo tipo senza conoscere ogni minimo dettaglio della trama. Nei thriller sta proprio qui il bello, no? Tutto quello che sapevo era che una ragazza viene ritrovata piangendo al centro della sua classe di liceo, con attorno cinque persone morte, a causa di una sparatoria. Tra le vittime ci sono anche il suo fidanzato e la sua migliore amica. E' stata rinchiusa in carcere e si attende il processo. Tutto quello che mi sento di dirvi in questo momento è: leggetelo!


Stoccolma, il quartiere più elegante.
Nella classe di un liceo cinque persone sono a terra, colpite da una raffica di proiettili. Accanto a loro, Maja Norberg: diciotto anni appena compiuti, brava studentessa, popolare, ragazza di buona famiglia. Tra le vittime ci sono il suo fidanzato, Sebastian Fagerman, il figlio dell’imprenditore più ricco di Svezia e la sua migliore amica, Amanda.
Nove mesi dopo, il processo sta per cominciare. Maja è accusata della strage e ha trascorso un lungo periodo in custodia cautelare. I giornali non le hanno dato tregua, nessuno crede alla sua innocenza, la ragazza della porta accanto si è trasformata nella teenager più odiata di Svezia.
Peder Sander, l’avvocato difensore, ha il difficile compito di mettere in discussione quello che ormai sembra scontato per tutti, la colpevolezza della ragazza, e di fare emergere la verità di Maja. Che cosa ha fatto? O, forse, è quello che non ha fatto ad averla condotta a questo punto?
Attraverso la voce di Maja, irriverente, dura, unica, ripercorriamo i fatti fino ad arrivare a quel terribile giorno. L’incontro con Sebastian, un amore malato e totalizzante, feste, tradimenti. E, mentre il racconto prosegue, si sgretola la facciata rassicurante di una comunità agiata in cui gli adulti si voltano dall'altra parte per non vedere i loro figli che – tra violenza, tensioni razziali e problemi di droga – affondano sempre di più nelle sabbie mobili.

Seguiamo la protagonista nei giorni del processo, in un turbine di eventi tra il presente, e i suoi ricordi. Le accuse, e le dichiarazioni dei testimoni. Nonostante l'autrice sia una giurista, il racconto è molto scorrevole, e mai noioso.

Ho apprezzato molto il fatto che fosse proprio lei a svelarci gradatamente tutti i dettagli di ciò che le era effettivamente accaduto, non ci viene svelato tutto e subito, ma è stata una scoperta graduale.

Sono molto felice di averlo letto, anche se è stato un vero e proprio pugno allo stomaco.
Maja si trova in una relazione tossica col suo ragazzo, e solo lei può sapere la verità di ciò che sta passando, proprio per questo non bisognerebbe giudicare senza conoscere il passato e quello che realmente stanno passando le persone che ci circondano.

E' un thriller angosciante, che parla di problemi reali, giovani e meno giovani, proprio per questo ritengo che tutti dovrebbero leggerlo.
E' un romanzo che distrugge l'anima, e che va letto tutto d'un fiato, per scoprire la storia di una ragazza travolta da un turbine di eventi.

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Voi avete letto questo libro?
Vi ho incuriosito?
Fatemi sapere cosa ne pensate, e buone letture!

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