Salve a tutti, lettori!
Oggi ho la possibilità di partecipare, grazie ad Elisa Costa dell'agenzia letteraria Saper Scrivere, al blog tour dedicato al romanzo Ultimo sangue di Diego di Dio.
Questo è stato l'ultimo giorno del blog tour dedicato, e voglio brevemente ricordarvi quelle che sono state le tappe.
20 giugno: Paper Purrr – Il ruolo della donna nel noir tradizionale e contemporaneo
21 giugno: La libreria di Anna – La protagonista
22 giugno: Buona Lettura – Intervista all’autore
23 giugno: Amore per i libri e non solo – I personaggi
Il giornale di Roberto B. – Intervista doppia ad Alisa e Buba
24 giugno: Les Fleurs Du Mal – La Camorra e il contesto malavitoso
Hope and Paper – Le ambientazioni
"Le palme che s’innalzano nella notte sembrano guardiani disposti lì a protezione della piazza."
"Il lungomare, adesso, ha la perfezione leggera delle cose abbandonate. Senza traffico, senza rumori. Il vento che rimescola ogni cosa, il mare in lontananza che fa la voce grossa, la spuma delle onde che s’intravede appena. Non c’è nessuno."
Ho apprezzato moltissimo quanto le descrizioni dell'ambiente e dei luoghi nel romanzo vadano pari passo con le emozioni dei personaggi e l'andamento della vicenda. La potenza delle descrizioni di Diego Di Dio sta proprio in questo: riuscire ad infondere nel lettore delle forti emozioni anche soltanto con la descrizione dell'ambiente circostante.
Passando per Napoli, tante sono le descrizioni che mi hanno colpito, mostrandomi, quasi come in una cartolina, le bellezze di una città piena di contraddizioni.
"La porta è una ragazzina soffocata dalla crescita sgraziata dei palazzi circostanti, come se lo sviluppo urbanistico abbia avuto un unico scopo: prevaricare. Il bassorilievo del re Ferrante emerge, spaventoso, al di sopra dell’arco a tutto sesto. Sembra quasi che il re, a cavallo e bardato di armatura, voglia sfidare il temporale, protetto dalle due gigantesche torri di piperno."
Pagina dopo pagina l'autore ci mostra il continuo dualismo di una città splendida, alla quale non mancano lati oscuri.
"Il vicolo che si apre di fronte a noi è un cunicolo buio, un budello di ombre flagellato da una bufera pazzesca. Pozzanghere e piccoli laghetti si aprono ai nostri piedi, mentre da un tombino intasato zampilla una cascata di acqua putrida. La zona, di giorno, è un piccolo inferno a cielo aperto, un circo arricchito da prostitute multietniche e borseggiatori professionisti. A quest’ora ci sono solo lampioni malfunzionanti, interi pezzi di strada inghiottiti dall’oscurità, miasmi di fogna e residui di mondezza che galleggiano a pelo d’acqua."
Leggere Ultimo sangue, vuol dire essere avvolti da una storia accattivante, ma anche poter guardare con l'occhio di chi ha visitato e vissuto città e luoghi di cui si legge, splendidi, eppure spesso in grado di far rabbrividire.
Non posso far altro che consigliarvi la lettura di questo romanzo, soprattutto per lo stile di scrittura dell'autore, particolarmente vivido in grado di far percepire colori, sapori e odori di una terra estremamente difficile da dimenticare.
Ringrazio moltissimo Elisa Costa e l'agenzia letteraria Saper Scrivere per avermi permesso di partecipare a questo splendido Blog Tour.
Buone letture!
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