Salve a tutti, lettori!
Oggi vi parlo di uno dei romanzi più chiacchierati degli ultimi mesi, soprattutto perché è attesa nelle sale a novembre la sua trasposizione cinematografica, diretta da Luca Guadagnino, vincitore alla 79.ma Mostra del Cinema di Venezia del Leone d'argento - Premio per la migliore regia, con Taylor Russell e Timothée Chalamet come protagonisti.
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Maren Yearly è una giovane donna che desidera ciò che desiderano tutti: vorrebbe essere ammirata e rispettata. Vorrebbe essere amata. Ma Maren ha anche delle esigenze particolari e segrete, che l'hanno costretta a una specie di esilio dal genere umano. Si odia per quella cosa brutta che fa, e per ciò che la cosa brutta ha fatto alla sua famiglia e al suo senso di identità, per come la cosa brutta determina il suo posto nel mondo e il modo in cui le persone la vedono e la giudicano. In fondo, non ha scelto lei di essere così. Perché Maren Yearly non si limita a spezzare cuori: li divora. Letteralmente. L'amore può avere molte forme diverse, ma per Maren finisce sempre nello stesso modo: lei che nasconde le prove e sua madre che carica i bagagli in auto. Ma quando, il giorno dopo il suo sedicesimo compleanno, la madre l'abbandona, Maren decide di andare in cerca del padre che non ha mai conosciuto. E finirà per scoprire molto più di quanto si aspettasse: perché, oltre a suo padre, sta cercando se stessa.
Ero curiosissima di leggere questo libro, anche - e soprattutto - per la sua trasposizione cinematografica, che sono davvero ansiosa di guardare.
La storia di Maren è una storia complicata, così come altrettanto complicato risulta essere il suo personaggio. Apparentemente è una ragazza come tante, ma - come spesso accade - l'apparenza inganna.
Maren fa una cosa brutta, sistematicamente, e sua madre la protegge ogni volta. Fino al suo sedicesimo compleanno, quando Maren resta da sola.
Sua madre la abbandona con un semplice biglietto:
"Sono tua madre e ti voglio tantissimo bene ma non ce la faccio più."
Deciderà di intraprendere un viaggio alla ricerca del padre che non ha mai conosciuto, ma anche alla ricerca di se stessa, delle sue radici, per accettare la sua vera natura.
Bones and all è un romanzo horror estremamente particolare, sicuramente non adatto a tutti i lettori, ma al contempo è un romanzo di formazione, con elementi dark fantasy.
Una storia che si legge velocemente, ma lascia il lettore interdetto di fronte alla vicenda di Maren.
"Quella sera ho scoperto che ci sono due tipi di fame. Ce n’è uno che posso soddisfare con gli hamburger e il latte al cioccolato, ma c’è un’altra parte di me che resta in attesa. Può aspettare per mesi, magari anche anni, ma prima o poi dovrò cederle. È come se ci fosse una voragine dentro di me, e quando assume quella forma là c’è soltanto una cosa che la possa riempire."
Una vicenda delicata, ma che mi ha aiutato a riflettere su diverse questioni, in particolare sulla crescita, l'affetto familiare e le mancanze che ognuno riesce a colmare come può.
Ringrazio immensamente la casa editrice per avermi inviato una copia digitale, e Beatrice di Eynys Paolini per aver organizzato il Review Party.
Buone letture!
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