martedì 6 agosto 2019

Il mio cuore e altri buchi neri - Recensione

Salve a tutti, lettori!

Oggi vi propongo la mia opinione su un romanzo che mi ha stupito molto. Affronta tematiche che mi stanno molto a cuore, perciò sono molto felice di potervene parlare.

Titolo: Il mio cuore e altri buchi neri
Autore: Jasmine Warga
Casa editrice: Mondadori
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Aysel ha 16 anni e una passione per la scienza. Ha anche una madre imbarazzante, un padre instabile e amici inesistenti: come non sentirsi un buco nero nell'universo? Vorrebbe farla finita, ma non ne ha il coraggio. Si iscrive così a un sito per trovare un compagno di "suicidio": Roman è il prescelto. Anche lui vuole fuggire, nel modo più estremo, da un segreto che nasconde da anni... eppure la vita può essere leggera e dolce e piena, ma a rendersene conto è solo uno dei due. Quando due galassie si scontrano per poi fondersi, anche i loro buchi neri centrali sono destinati a unirsi. Prima, però, danno vita a una danza vorticosa e pericolosa. Come l'amore. 




Aysel è una ragazza molto particolare, un'adolescente che ha avuto un passato piuttosto difficile. Ovviamente, ciò ha causato un cambiamento radicale del suo stato d'animo. Non è mai stata una ragazza molto aperta, ma adesso è arrivata al punto di non ritorno: vuole farla finita
Lavora in un call centre, e fa un lavoro che non la appaga assolutamente, e trova "rifugio" in una sorta di sito di incontri un po' particolare. L'obiettivo di questo sito è far trovare un partner di suicidio, qualcuno con cui farla finita, per evitare di cambiare idea all'ultimo momento.



Tramite il sito, Aysel incontra Roman, detto FrozenRobot, con il quale inizierà a pianificare il suicidio, ma questa amicizia la porterà a cambiare radicalmente il suo modo di vedere la vita e il suo comportamento. 

Questo romanzo ha delle premesse ottime, in quanto la depressione e il suicidio sono tematiche e argomenti che andrebbero trattate più spesso, soprattutto in romanzi per giovani adulti. 

La pecca di questo libro è che le ultime trenta pagine, le più cruciali, sono dense di eventi, fondamentali ai fini della storia, e che dovevano essere approfonditi maggiormente. 

La caratterizzazione dei due personaggi principali e della mamma di Roman è quasi impeccabile, mentre quelli secondari avrebbero dovuto essere sviluppati meglio, e soprattutto avrei fatto maggior attenzione alle relazioni con i protagonisti. 
La famiglia, soprattutto in romanzi del genere, è fondamentale e, lasciare un po' al caso le relazioni tra i suoi membri, è un vero peccato. 

Ho apprezzato tantissimo il finale. 
Un finale aperto, che lascia speranza nel lettore, che è libero di immaginare un lieto fine per i due protagonisti. 
Nonostante questo, mi sono un po' commossa. Leggere romanzi del genere è sempre molto toccante. 


Consiglio questa lettura a chiunque sia alla ricerca di un romanzo che gli dia speranza. Questa lettura breve e scorrevole potrà certamente aiutare. 


Voi avete letto questo romanzo?
Vi incuriosisce?
Fatemi sapere cosa ne pensate, e... Buone letture! 

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