Salve a tutti, lettori!
Oggi sono qui per parlarvi di un libro che mi è stato gentilmente inviato dalla casa editrice. Infatti questo mese è iniziata una nuova collaborazione tra me e la Bertoni Editore. (Qui la loro pagina Facebook.)
In particolare oggi vi parlerò di uno dei due libri, ossia Mille scarpe da lucidare, di Deborah Rossi.
Titolo: Mille scarpe da lucidare
Autore: Deborah Rossi
Casa editrice: Bertoni editore
Dove acquistarlo: Bertoni Editore (qui), Amazon (qui.), Ibs (qui)
Prezzo di copertina: €14,00
Sono rimasta colpita fin dalla primissima pagina da questo libro.
La difficoltà nel parlarne per me, sta proprio nel catalogarlo. E' particolare proprio perché è costituito da racconti, ognuno legato ad un particolare evento di Deborah che, attraverso il suo stile di scrittura semplice, ci fa entrare nella sua vita di bambina. Una vita che ormai non le appartiene più, ma che è costantemente insieme a lei.
Si parla proprio della storia di Deborah che, da bambina, vive con sua nonna, a Campobasso, in Molise, in condizioni economiche piuttosto disastrose.
Attraverso i suoi racconti così pieni di dettagli, l'autrice ci racconta come è stata portata in un collegio di suore nell'istituto di Cercemaggiore.
Una vita difficilissima per una bambina, senza l'affetto di una famiglia, punita anche se alla ricerca di un abbraccio delle sue maestre; questa esperienza la costringe a dover crescere troppo presto, a costruirsi una corazza contro tutto e tutti, lontana dalle spensieratezze che caratterizzano la fanciullezza.
Eppure, a diciotto anni, si ritroverà bambina. Pronta a recuperare tutto il tempo perduto in quell'istituto, pronta a fare quelle esperienze, come dormire nel lettone assieme ai genitori, che ogni bambino dovrebbe fare.
E' una raccolta di racconti molto brevi, che mi ha commosso tantissimo, soprattutto nelle ultimissime pagine. La semplicità con cui vengono raccontate le vicende di questa donna mi ha "costretto" a dare a questo libro quattro stelline su cinque.
Lo consiglio caldamente a chiunque, perché una storia del genere merita di essere conosciuta e apprezzata.
Non so che dire, non ho letto il libro. Mi sembra, tuttavia, che la "storia" valga la pena di essere letta e, perciò, comprerò il libro.
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