martedì 13 ottobre 2020

Thunderhead, Neal Shusterman - Trilogia della Falce #2 - Review Party


 Salve a tutti, lettori! 

Oggi ho la possibilità di parlarvi, nel giorno di uscita, di un romanzo che ho apprezzato tantissimo. 
Si tratta del secondo libro della Trilogia scritta da Neal Shusterman, il cui primo libro è stato recensito qui


Thunderhead (Arc of the Schyte, #2)

Autore: Neal Shusterman

Casa editrice: Mondadori

Data di pubblicazione: 13 Ottobre 2020

Numero di Pagine: 396

Prezzo: €20,00

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In un mondo che ha sconfitto fame, guerre e malattie, le falci decidono chi deve morire. Tutto il resto è gestito dal Thunderhead, una potentissima intelligenza artificiale che controlla ogni aspetto della vita e della società. Tranne, appunto, la Compagnia delle falci.


Dopo il loro comune apprendistato, Citra Terranova e Rowan Damisch si sono fatti idee opposte sulla Compagnia e hanno intrapreso strade divergenti. Da ormai un anno Rowan si è ribellato ed è fuggito, diventando una vera leggenda: Maestro Lucifero, un vigilante che mette fine alle esistenze delle falci corrotte, indegne di occupare la loro posizione di privilegio. Di lui si sussurra in tutto il continente. Ormai divenuta Madame Anastasia, Citra è una falce anomala, le sue spigolature sono sempre guidate dalla compassione e il suo operato sfida apertamente il nuovo ordine. Ma quando i suoi metodi vengono messi in discussione e la sua stessa vita minacciata, appare evidente che non tutti sono pronti al cambiamento. Il Thunderhead osserva tutto, e non gli piace ciò che vede. Cosa farà? Interverrà? O starà semplicemente a guardare mentre il suo mondo perfetto si disgrega?




Se il primo volume, Falce, mi aveva stupito particolarmente, sia per la sua costruzione, ma anche per l'ambientazione, che ritengo essere il punto di forza, ma anche per il suo stile narrativo, Thunderhead non è da meno. 

La vicenda di Falce era terminata in un modo che mi aveva particolarmente soddisfatto: Citra e Rowan avevano preso strade differenti, dopo il loro apprendistato. In questa secondo romanzo riprendiamo le fila della vicenda mesi e mesi dopo Falce, ritrovando i protagonisti che avevamo lasciato, ma anche Madame Curie e Faraday. Ogni capitolo infatti ha un punto di vista differente, aspetto che ha contribuito ad ampliare lo sguardo del lettore nei confronti di tutta la società, sotto i più differenti punti di vista. 


Citra è diventata una Falce, decidendo di farsi chiamare Madame Anastasia, seppur fuori dal comune. Ha improntato tutto il suo lavoro sulla compassione. Mentre Rowan era scappato, diventando Maestro Lucifero, Il ragazzo non è una Falce vera e propria, ma ha fatto suo un compito molto particolare ed importante. Dopo il suo addestramento nel primo libro, ha scoperto che nel mondo ci sono tantissime Falci corrotte, che vanno contro le leggi che sono state imposte, creando un vero e proprio caos e contribuendo alla distruzione del mondo perfetto che era stato descritto nel primo romanzo. Tale mondo viene nuovamente descritto in modo stavolta più minuzioso di particolari, proprio perché - tra un capitolo e l'altro - prende la parola il Thunderhead, l'intelligenza artificiale che governa tutto il sistema ideato dall'autore. 


Questo punto di vista è stata la caratteristica che più mi ha fatto apprezzare questo romanzo, forse ancora più del primo. Si tratta infatti di entrare ancora più a capofitto nella MidMerica, e scoprire più particolari possibili, dall'occhio vigile di un'entità che regola tutto e tutti. Leggere i pensieri di questo personaggio è incredibilmente particolare: dallo stile di scrittura adottato dall'autore, riusciamo a capire che il Thunderhead, nonostante i suoi sforzi, è un'entità artificiale, totalmente priva di sentimenti umani. Veniamo quindi a conoscenza di particolari su come sia cambiato il mondo, quali situazioni hanno contribuito a ideare la società così come abbiamo imparato a conoscerla. Ciò ha reso sicuramente il romanzo molto interessante. Infatti, in questo libro riusciamo a comprendere davvero quanto sia ben pensato e portato su carta l'universo di Neal Shusterman. 

Qui viene davvero alla luce il lato distopico del romanzo, portando il lettore a riflettere profondamente sul destino di una società dai tratti oligarchici.


La fine del romanzo contribuirà sicuramente a spingervi alla lettura del terzo - e ultimo - romanzo, poiché si tratta di un finale aperto, che personalmente ho apprezzato particolarmente, poiché ha certamente contribuito a far diventare un romanzo più riflessivo, il punto nevralgico di una trilogia. 



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