Appunti su un'esecuzione, di Danya Kukafka - Bompiani | Recensione

 Buongiorno a tutti, lettori!

Oggi ho l'occasione di parlarvi di una nuovissima uscita Bompiani, che ringrazio immensamente per avermi permesso di leggerlo.

Appunti su un'esecuzione

Autore: Danya Kukafka

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Ansel Packer è nel braccio della morte: ha davanti a sé dodici ore prima di essere giustiziato. Ha ucciso tre ragazze e non c’è possibilità di grazia. Solo una speranza: la complicità di Shawna, guardia carceraria avvinta dal suo fascino equivoco e disposta a farlo fuggire. Mentre il conto alla rovescia incombe, la voce seducente e ossessiva di Ansel si alterna a quelle delle donne più importanti della sua vita: Lavender, la madre, schiacciata da una relazione violenta che ha abbandonato senza pensare alle conseguenze; Saffy, la detective della Omicidi che con intuito e pazienza ha riconosciuto l’assassino, l’ha braccato, l’ha catturato; e Hazel, che ha visto la gemella consumarsi in una passione malata. Sorretto da un ritmo tesissimo, animato da personaggi densi di luce, questo romanzo è anche un’indagine sul tetro, ambiguo mito del serial killer.

Un romanzo estremamente particolare, che mi ha incuriosito fin dalla trama: il protagonista della storia è Ansel Packer, l'uomo che ha ucciso tre ragazze, ed è condannato alla pena di morte. 

La storia viene raccontata sotto differenti punti di vista: quello di Ansel, di Lavender, sua madre, Saffy, la detective che ha scoperto la verità sugli omicidi commessi, ed Hazel. 

Una storia estremamente particolare, senza mai soffermarsi eccessivamente sull'aspetto cruento di alcuni gesti, piuttosto, ci si concentra sulla figura della donna, il centro nevralgico di tutto il romanzo, ed in particolare sulla violenza nei confronti delle donne, sia essa fisica o psicologica. 

Senza mai giustificare il serial killer, Ansel si trova ad essere il protagonista della storia, criticando, invece, la pena di morte. 

Un romanzo raccontato splendidamente, e che fa riflettere ampiamente il lettore su svariate tematiche, tutte particolarmente importanti. Un libro particolarmente ben riuscito, attraverso il quale l'autrice sviscera tanti argomenti e si sofferma sulla componente psicologica dietro la violenza. 

Consigliatissimo!