lunedì 7 settembre 2020

Tempesta maledetta - Recensione

 Buongiorno a tutti, lettori!

Oggi ho la possibilità di parlarvi di un thriller storico che ho apprezzato molto. 

Ringrazio la Newton Compton per avermi permesso di leggerlo, così da potervene parlare piuttosto accuratamente. 


Tempesta maledetta

Autore: Alex Connor

Casa editrice: Newton Compton Editori

Prezzo di copertina: € 9,90 - ebook € 4,90

In commercio dal: 9 luglio 2020

Pagine: 320 p., Rilegato




Un grande thriller storico. Un'antica piaga mortale sta per tornare. A volte la realtà supera di gran lunga la finizione letteraria. Il romanzo evento sull'epidemia che sta devastando il mondo.


Un'antica piaga mortale sta per tornare 1510. A Venezia la peste riempie le calli di cadaveri. Giorgione sta trascorrendo nel suo studio il coprifuoco imposto a tutti i veneziani, quando la sua nuova opera, la Tempesta maledetta, viene esposta per la prima volta. Ma l'identità della figura femminile che vi è dipinta provoca un vero scandalo in città. E la situazione precipita quando il quadro svanisce nel nulla, come la modella: Giorgione è costretto a lasciare il suo studio per salvarsi la vita e a indagare nei vicoli sferzati dalla malattia. 2020. Mentre i morti da Coronavirus aumentano, le gallerie d'arte di Londra, New York e Venezia chiudono e le città si svuotano sotto l'effetto del coprifuoco. Ma il rischio di contagio non ferma la criminalità: un famoso dipinto, la Tempesta maledetta di Giorgione, viene rubato. Quando a Venezia e a Londra vengono uccisi due commercianti d'arte, Gil Eckhart si mette sulle tracce dei responsabili e si trova alle prese non solo con le restrizioni imposte dalle quarantene e con la spietatezza dei criminali, ma anche con un misterioso informatore che prende a tormentarlo, suggerendo che la chiave per scovare il colpevole sia legata alla figura di Giorgione...

Tempesta maledetta è un thriller storico di un'autrice piuttosto prolifica, di cui, però, non ho mai letto nulla.


Il romanzo è ben costruito, sviluppato su due filoni temporali differenti che si alternano e si intrecciano: il presente, caratterizzato dalla pandemia di Coronavirus e il passato della Venezia dei primi anni del Cinquecento, colpita dalla peste. 


Il punto in comune tra i due è non solo nella pandemia che colpisce, seppur in modo diverso le due epoche, ma anche dal punto di vista artistico. Infatti Giorgione è il narratore del passato, e racconta al lettore le sue vicende d'amore legate ad un'opera in particolare: La tempesta, che è al centro di eventi anche nel presente odierno. 


Il mondo dell'arte è davvero molto presente in entrambi i filoni narrativi: nel presente il mondo artistico viene colpito da una serie di omicidi a Venezia, Londra e New York. Questi omicidi hanno come filo rosso proprio l'opera di Giorgione. 

Le indagini si sviluppano attorno al mondo delle gallerie d'arte, che – apparentemente – sembra essere un mondo perfetto, in realtà è caratterizzato da opportunismo, voglia di prevalere l'uno sull'altro, avidità  e smania di denaro e potere. 


Giorgione è un personaggio che ho apprezzato davvero moltissimo. Un uomo spinto dalla forza dell'amore, che parla di Venezia con occhi innamorati e sognanti. E' sicuramente una caratteristica che ho apprezzato tanto nel romanzo: non è semplice vestire i panni di un così famoso autore. 

Alex Connor ha studiato e analizzato le opere del celebre pittore, introducendo, certo, alcuni dettagli e romanzandone altri. Ma sicuramente mi sento di fare i complimenti alla Connor, poiché ha saputo ben coinvolgere il lettore, riuscendo a dar di nuovo vita ad un personaggio storico, facendocelo apprezzare e amare. 


Mi sento di consigliare particolarmente questo romanzo, anche e soprattutto per il lavoro di ricerca che c'è stato dietro. Scrivere un thriller non deve essere facile, perché tenere alta la tensione è certamente un lavoro faticoso, ma accorpare il thriller al romanzo storico deve essere un'impresa davvero ardua. Mi sono sentita, in moltissimi punti della storia, parte di una società – quella del Cinquecento – che ormai è davvero lontana da me, ma proprio qui sta la bravura dell'autrice, che ha saputo coinvolgere e intrattenere. 

     

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