Salve a tutti, lettori!
Oggi posso parlarvi di un romanzo speciale, di tratta di una nuovissima uscita Mondadori, di un autore di cui mi hanno parlato benissimo.
Un altro giorno insieme
Autore: Matteo Losa
Casa editrice: Mondadori
Genere: Young Adult
Data di uscita: 1 Settembre 2020
Prezzo di copertina: € 18 - ebook 9,99 €
Niente è impossibile per due cuori che battono emozionati per il loro primo amore. L'importante è guardare nella stessa direzione e camminare, insieme. Un giorno alla volta.
Anche Barbara – odia quando la chiamano Barbie – ha diciotto anni. E non è mai uscita con un ragazzo. Potrebbe essere la zitella più giovane del mondo, lo sa bene. Ma sa bene anche che se hai dei sogni alti, ti ci devi dedicare con tutta te stessa – almeno questo le ripete sempre suo padre, primario nell’ospedale in cui è in cura J.
Per ragioni diverse, si sentono entrambi profondamente soli. E, quel che è peggio, entrambi sono convinti che il loro destino sia osservare immobili le vite degli altri.
Poi un giorno si incontrano, per caso. Bevono un caffè e un mezzo cappuccino insieme. Si piacciono, eppure, alla fine, ognuno dei due va per la sua strada. Una piccola crepa, però, seppur ancora impercettibile, inizia a formarsi nelle loro esistenze sempre uguali.
Quando si rivedono, mesi dopo, J e Barbie non commettono lo stesso errore. Questa volta decidono di rimanere. Dopo tutto, quando capisci che stare con una persona ti rende la vita luminosa come l’alba, è inevitabile volerla accanto, e provare a entrare nel suo mondo. Anche se è difficile comprenderla, visto che sembra il tuo esatto opposto. Anche se è difficile lasciare andare le vecchie abitudini, le vecchie paure. Anche se tutto, il tempo soprattutto, sembra essere contro di te, di voi. Ma niente, proprio niente è impossibile per due cuori che battono emozionati per il loro primo amore. L’importante è guardare nella stessa direzione e camminare, insieme. Un giorno alla volta.
J è un ragazzo che si sente molto diverso rispetto ai suoi coetanei. Vorrebbe preoccuparsi soltanto della scuola, di problemi di meno conto rispetto a quelli che effettivamente ha: infatti Giovanni ha il cancro.
Ha un particolare sistema di conteggio del tempo, infatti denomina le sue giornate d.T. che per lui sta a significare "dopo tumore", ovvero dopo aver scoperto la sua malattia. Non si preoccupa del futuro, perché il suo pensiero costante è quello di arrivare alla prossima tac, e i suoi obiettivi, quindi, sono raggiungibili soltanto in pochi mesi. Ha delle liste che ci tiene a completare, che riguardano principalmente serie tv e fumetti. Non ha, a causa delle chemioterapie, la forza per fare attività più stancanti. Dopo l'ultimo ciclo non riesce neanche ad andare a scuola, ormai non ha particolari forze, ha il volto tumefatto e ha perso tutti i capelli. Giovanni deve ancora terminare la scuola, e non sa effettivamente se ci riuscirà. E' un ragazzo molto giovane, innamorato della vita, che ha la certezza sarà piuttosto breve per lui.
Non ha molte persone attorno a sé, se non la sua migliore amica Ima, che si interessa attivamente della sua vita.
Barbara, al contrario, è una ragazza molto sicura di se stessa. Sa perfettamente cosa vorrà fare nella vita: vuole diventare medico, e si sta preparando da anni per il test di medicina, che vuole passare per ripercorrere la strada di suo padre, primario oncologo. Anche Barbara scandisce il suo tempo in modo insolito: a.T., che sta per "ante test".
Proprio questa bizzarra coincidenza riesce a far incontrare i due in ospedale. Infatti J, scorgendo la scritta a.T. sul diario di Barbara, Giovanni tenta di avvicinarsi a lei per capire se siano davvero simili. Le differenze vengono subito a galla: la ragazza pianifica metodicamente la sua vita, J vive alla giornata. Non può, pur volendo, pianificare il suo futuro.
I due, dopo un primo incontro oserei dire disastroso, si rincontrano. E, nonostante le evidenti differenze, iniziano a frequentarsi. Attraverso il punto di vista alternato, riusciamo ad entrare a contatto con i due personaggi.
Un altro giorno insieme è un romanzo dolce-amaro, che vi farà piangere tutte le vostre lacrime, che leggerete restando incollati alle pagine, e che apprezzerete, parola dopo parola. Oltre a farvi riflettere tremendamente sulla malattia, Matteo riesce a far pensare a quanto le differenze possano essere un punto di forza, in qualsiasi rapporto interpersonale. A quanto la vita sia imprevedibile, a quanto la gentilezza sia necessaria sempre e comunque.
E' una storia molto forte, impossibile da dimenticare, soprattutto perché scritta da una persona che ha passato davvero una cosa del genere. Infatti, la malattia di Giovanni era quella dell'autore, che purtroppo non è riuscito a veder pubblicato questo suo secondo romanzo. Matteo ci ha lasciati ad inizio agosto, ed è ancora più commovente e tremendamente straziante. Mi è venuto automatico accostare questa storia alla più famosa Colpa delle stelle, di John Green.
I personaggi sono vividi, ben caratterizzati, giovani, ma forti. Perché entrambi nella loro vita si sono trovati di fronte a situazioni difficili, la malattia e il lutto, che hanno affrontato in modo totalmente differente. L'uno si è rinchiuso in se stesso, isolandosi dal mondo, l'altra si è data da fare, cercando di compiacere suo padre, e di farsi apprezzare come avrebbe sempre voluto.
Lo stile dell'autore è semplice, senza fronzoli, e diretto. Ci parla, senza filtri, della malattia e di quanto sia difficile affrontarla, sia per J stesso che la vive in prima persona, sia per la sua famiglia, vittima indiretta di un male atroce. La sofferenza, la stanchezza e la rassegnazione sono proprie di J, che - nonostante sia rassegnato alla sua condizione - non smette di essere allegro.
Rimarrete ancorati a questo romanzo, che è tanto reale da far male. Ho trovato difficilissimo mettere insieme delle idee coerenti su questa storia. Mi ha colpito tantissimo, e ancora non mi sono ripresa dalla lettura. Continuo a pensare, quasi incessantemente, a Matteo e Giovanni.
Consigliato caldamente a chi è alla ricerca di una storia difficile da digerire, ma che è necessaria per apprezzare quanto più sia possibile la vita.
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