venerdì 6 ottobre 2017

L'assassinio di Socrate - Recensione

Salve a tutti, lettori!
Bentornati qui sul blog!
Oggi vi porto la recensione di un romanzo che mi è stato gentilmente inviato dalla casa editrice, ed è un libro che volevo leggere da quando ho scoperto della sua uscita.
Sto parlando di:

Titolo: L'assassinio di Socrate
Autore: Marcos Chicot
Prezzo di copertina: 19,90 €
Prezzo in eBook: 9,99 €
Casa editrice: Salani
Trama: Grecia, V secolo a.C. Un oscuro oracolo predice l'assassinio di Socrate. Tra lo sconcerto dei suoi amici e seguaci, il filosofo sembra essere l'unico a non avere paura. In che modo questo terribile vaticinio si interseca con la condanna a morte da parte del suo stesso padre di un neonato spartano, un bambino dagli occhi quasi trasparenti? Mentre la guerra tra Atene e Sparta insanguina la Grecia, i destini di uomini politici, artisti e filosofi si intrecciano a quelli delle persone comuni: soldati che combattono fino allo stremo delle forze, madri che lottano per difendere i propri figli, giovani amanti disposti a tutto per salvare il loro amore...

L'assassinio di Socrate di Marcos Chicot è un romanzo estremamente particolare.
E' un thriller di sfondo storico, ambientato nella Grecia Antica, in particolare nel V secolo a.C, durante il periodo della lotta sanguinosa tra Atene e Sparta.

Il romanzo inizia con la predizione dell'oracolo di Delfi a Cherefonte, uno dei più fidati amici del più saggio tra tutti gli uomini, l'assassinio di Socrate da parte "dell'uomo dallo sguardo più chiaro".
Il filosofo sembra essere proprio l'unico a non temere questo presagio.
Da qui, si intrecceranno le storie dell'uomo più saggio, col destino di un neonato Spartano, dagli occhi quasi trasparenti.

Questo è il mio primo approccio a quest'autore, che ha già pubblicato per Salani Assassinio di Pitagora.
Sono rimasta positivamente stupita da questo romanzo, che è un vero e proprio capolavoro.
E' intriso di storia, tanto da far immaginare al lettore di attraversare le strade di Atene con Socrate e gli altri personaggi. Sono rimasta così tanto affascinata dallo stile di scrittura dell'autore, e soprattutto da quanto sia così storiografica la sua narrazione.
Riesce ad essere puntiglioso dal punto di vista storico, eppure molto coinvolgente dal punto di vista della trama.

I capitoli sono scanditi dall'annotazione della città in cui ci troviamo e dall'anno.
Infatti gli eventi vanno dal 437 a.C., quando il filosofo era nel fiore degli anni, fino alla sua morte.

Effettivamente non etichetterei questo libro come un thriller, anche se è stato così definito. La parte storiografica è decisamente più presente, infatti la precisione con la quale viene narrata la quotidianità degli antichi Greci è minuziosissima.

Sono rimasta, perciò, estremamente colpita dallo studio fatto dall'autore per riuscire a scrivere un romanzo di una tale portata.
Infatti sembra quasi di camminare tra le strade di Atene e Sparta, le città protagoniste di questa storia.
Sono proprio questi due luoghi, assieme all'ingente numero di abitanti, assieme alle loro molteplici abitudini, che rendono questo libro un vero e proprio capolavoro.
Effettivamente ho apprezzato la volontà dell'autore di rendere alla portata di tutti alcune parti filosofiche e storiche che caratterizzavano l'epoca del V secolo a.C.

La lotta tra Atene e Sparta fa da padrona, e in particolare le differenze salienti tra Ateniesi e Spartani. A cominciare dalle loro abitudini quotidiane, come l'educazione dei bambini, o ancora la condizione della donna.

 Consiglio questo romanzo agli amanti della storia antica, in particolare a coloro che amano l'Antica Grecia, con le loro tradizioni e il loro stile di vita.
Cinque stelline su cinque.


Avete letto questo romanzo?
Fatemelo sapere qui giù nei commenti e... Buone letture!

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