giovedì 19 luglio 2018

Ink - Recensione

Salve a tutti, lettori!
Finalmente torno, dopo un'estenuante sessione estiva, con una recensione.

Ink è il primo volume di una trilogia, il primo libro dell'autrice.
In America è già uscito il secondo libro, Spark.

Ink
Autore: Alice Broadway
Casa editrice: Rizzoli
Prezzo di copertina: 18,00 €
Per acquistarlo, clicca qui.

Immagina un mondo in cui ogni tua azione, ogni evento della tua vita ti viene tatuato sulla pelle, perché tutti lo possano vedere. Immagina se avessi qualcosa da nascondere... Non ci sono segreti a Saintstone: dall'istante in cui si nasce, successi e fallimenti vengono tatuati sulla pelle, così che tutti possano vederli e giudicarti, come un libro aperto. E proprio un libro i morti diventano: la pelle viene asportata, rilegata e consegnata ai familiari, come antidoto all'oblio che è ancora più temibile della morte. A patto che le pagine della vita superino il giudizio del consiglio: in caso contrario il libro viene gettato alle fiamme, e con lui il ricordo di un'intera vita. Quando l'amato papà muore, Leora, sedici anni, è convinta che il giudizio su di lui sarà pura formalità, e invece si rende conto che l'uomo nascondeva dei segreti, ma che di segreti ne cela anche il Consiglio...

Ci troviamo in un mondo in cui è norma tatuarsi. Tutti hanno dei tatuaggi, ed ogni tatuaggio ha un significato. Viene fatto un puntino sulle dita per tenere il conto degli anni, sul braccio destro vengono impressi i successi, sul braccio sinistro gli insuccessi, vi è una simbologia per la propria professione. 
Praticamente tutto è visibile a tutti. 
In questa società, però, ci sono gli "intonsi", coloro che non hanno ricevuto nessun marchio, e vengono considerati dei ribelli. 
Gli intonsi non sono visti di buon occhio dal resto della popolazione, proprio perché si pensa che questi abbiano dei segreti da nascondere. 

 Ho apprezzato moltissimo il fatto che il tatuarsi fosse visto come un fanatismo religioso, proprio perché strettamente legato alla morale, al vivere in modo corretto e secondo la legge. Ci sono delle storie, inserite nel corso del romanzo, che ricordano vagamente la Bibbia e la Genesi. Infatti c'è la Strega Bianca, la donna intonsa, considerata malvagia, poiché non ha i tatuaggi, e sua sorella Marchiata, che simboleggia la bontà. 


"Non possiamo vivere la vita sperando di non fare mai errori; non siamo fatti per questo mondo di tatuaggi, non siamo fatti per un posto che non contempla la possibilità di nuovi inizi."

 La tradizione vuole che, quando una persona muore, viene scuoiata, e la sua pelle diventa un libro, che viene dato ai parenti, in modo tale da essere ricordato. Ciò avviene se, e solo se, il defunto supera la pesatura dell'anima.

Questo mondo è sicuramente originale, e ben costruito, ma avrei preferito che la storia fosse narrata in terza persona, per poter scavare meglio nel mondo, e nei personaggi, che non sono ben caratterizzati, proprio per il fatto che il tutto è raccontato da Leora, che ovviamente ignora determinati aspetti della società in cui vive.

La protagonista sa, però, che suo padre sta per morire. Noi la seguiremo, grazie ai suoi pensieri, che sono la parte preponderante,  nei giorni successivi al decesso di suo padre.
Leora, infatti, scoprirà che non è tutto come le hanno raccontato nel corso dei suoi sedici anni di vita. 

Il romanzo, tutto sommato mi è piaciuto. Come sapete, adoro scoprire dei nuovi mondi, soprattutto se in qualche modo riescono a criticare la società odierna. 
Ink ha guadagnato 3 stelline e mezzo su cinque, poiché è un perfetto primo volume, di preparazione ai seguiti che, spero, saranno pieni di azione. 


Voi avete letto questo romanzo?
Avete intenzione di leggerlo?
Fatemelo sapere qui giù nei commenti, e... Buone letture! 

1 commento:

  1. Peccato che a scuoiare i tatuati "de' noialtri" non si ottengano delle mappe di vita vissuta altrettanto interessanti.

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