Oggi voglio parlarvi di un romanzo conosciutissimo ai più, di uno degli autori più conosciuti del mondo: Stephen King.
Nel 2019 sono entrata in contatto con questo scrittore, ma non con i suoi romanzi, quanto più tramite i film tratti dalle sue opere.
Sono sempre stata incuriosita molto da King, ma nutrivo una sorta di timore reverenziale.
E se non mi fosse piaciuto?
E se mi fossi spaventata già dalla prima pagina?
Ho guardato Shining, It e Doctor Sleep, e sono rimasta incredibilmente colpita dalla storia e dalle idee dietro quelle che vengono banalizzate come "storie horror". In realtà ho trovato molto di più in tutte queste opere cinematografiche citate, quindi ho deciso che nel 2020 avrei iniziato a leggere effettivamente le opere del maestro dell'horror.
Ho iniziato da Carrie, la sua prima pubblicazione, e subito ho trovato la vicenda interessante, ma non per quanto sia horror, ma per la critica sociale che King sia riuscito a muovere, sia nei confronti di alcuni approcci alla religione, sia nei confronti degli adolescenti.
Non sono qui per farvi una vera e propria recensione di quest'opera, ma semplicemente per parlarvene in modo personale.
Questo è il mio primo approccio all'autore, spero capiate il timore reverenziale che nutro per King.
Carrie
Autore: Stephen King
Casa editrice: Bompiani
Prezzo di copertina: € 12,00
Numero di pagine: 224 - Brossura