Salve a tutti, lettori.
Quest'oggi, 27 Gennaio, si commemora la Giornata della Memoria, dedicata a ricordare le vittime dell'Olocausto.
Proprio il 27 Gennaio, infatti, nel 1945 le Truppe dell'Armata Rossa liberarono il campo di concentramento di Auschwitz.
Oggi vi propongo delle letture da poter fare per riflettere, e non dimenticare un odio così grande.
Un romanzo di un'autrice che è morta proprio ad Auschwitz nel 1942. Un'
opera incompiuta, infatti soltanto due delle cinque parti in cui era suddiviso il racconto sono state terminate di scrivere. Il resto è rimasto una bozza.
Suite francese, di Irène Némirovsky.
Casa editrice: Adelphi
Prezzo di copertina: € 20,00
Numero di pagine: 415
Trama: Nei mesi che precedettero il suo arresto e la deportazione ad Auschwitz, Irène Némirovsky compose febbrilmente i primi due romanzi di una grande "sinfonia in cinque movimenti" che doveva narrare, quasi in presa diretta, il destino di una nazione, la Francia, sotto l'occupazione nazista: Tempesta in giugno (che racconta la fuga in massa dei parigini alla vigilia dell'arrivo dei tedeschi) e Dolce (il cui nucleo centrale è la passione, tanto più bruciante quanto più soffocata, che lega una "sposa di guerra" a un ufficiale tedesco). Pubblicato a sessant'anni di distanza, Suite francese è il volume che li riunisce.
Neanche cento pagine per narrare una storia d'amicizia molto speciale, tra due ragazzi che non potrebbero essere amici, poiché vittime di qualcosa più grande di loro.
L'amico ritrovato, di Frank Uhlman.
Casa editrice: Feltrinelli
Prezzo di copertina: 7,00 €
Numero di pagine: 92
Trama: Nella Germania degli anni Trenta, due ragazzi sedicenni frequentano la stessa scuola esclusiva. L'uno è figlio di un medico ebreo, l'altro è di ricca famiglia aristocratica. Tra loro nasce un'amicizia del cuore, un'intesa perfetta e magica. Un anno dopo, il loro legame è spezzato.
Una graphic novel di cui mi avete sicuramente sentito parlare, adatto soprattutto ai grandi, ma anche ai piccini, perché racconta dell'antisemitismo in modo chiaro, e semplice, utilizzando la personificazione di gatti (i tedeschi) e i topi (gli ebrei).
Maus, di Art Spiegelman.
Casa editrice: Einaudi
Prezzo di copertina: 20,00 €
Numero di Pagine: 292
Trama: La storia di una famiglia ebraica tra gli anni del dopoguerra e il presente, fra la Germania nazista e gli Stati Uniti. Un padre, scampato all'Olocausto, una madre che non c'è più da troppo tempo e un figlio che fa il cartoonist e cerca di trovare un ponte che lo leghi alla vicenda indicibile del padre e gli permetta di ristabilire un rapporto con il genitore anziano. Una storia familiare sullo sfondo della più immane tragedia del Novecento. Raccontato nella forma del fumetto dove gli ebrei sono topi e i nazisti gatti.
Un romanzo nato per essere letto da bambini, e ragazzi, in un'edizione illustrata edita Piemme, nato da una penna italiana, uscito da pochissimo, proprio il 10 gennaio.
L'uomo del treno, di Fabrizio Altieri
Casa editrice: Piemme
Prezzo di copertina: 15,00 €
Numero di pagine: 303
Trama: L'Orso e gli uomini che lavorano per lui alla falegnameria vedono passare treni tedeschi tutti i giorni. Sembrano carri bestiame, e loro non ci fanno nemmeno caso. Ma quando uno di quei treni rallenta, attraverso le fessure dei vagoni scorgono centinaia di occhi, occhi di persone. Poi cominciano a girare voci che parlano di campi di lavoro, dove vengono mandati anche donne e bambini e da cui la gente non torna più. E loro capiscono che non possono continuare a guardare passare i treni senza fare niente. Trovano il modo di sostituire uno dei vagoni tedeschi con uno vuoto, costruito da loro. Ma dopo l'enorme rischio corso, la delusione è cocente nello scoprire che proprio quel vagone ha un solo passeggero, l'unico che non voleva essere salvato. Andrea sta infatti cercando disperatamente di raggiungere la moglie e la figlia, deportate dal Ghetto di Roma. Viaggia con una valigia da cui non si separa mai e di cui rivelerà il contenuto solo arrivato nel campo.
Un altro romanzo, diretto stavolta ad un pubblico più adulto. Non ho avuto l'occasione di leggerlo, ma vorrei molto acquistarlo e parlarne in occasione di queste giornate, poiché la trama è molto interessante.
La sarta di Dachau, di Mary Chamberlain
Casa editrice: Garzanti
Prezzo di copertina:16,90 €
Numero di pagine: 320
Trama: Londra, 1939. Ada Vaughan non ha ancora compiuto diciotto anni quando capisce che basta un sogno per disegnare il proprio destino. E il suo è quello di diventare una sarta famosa, aprire una casa di moda, realizzare abiti per le donne più eleganti della sua città. Ha da poco cominciato a lavorare presso una sartoria in Dover Street, e la vita sembra sorriderle. Un viaggio imprevisto a Parigi le fa toccare con mano i confini del suo sogno. Ma la guerra allunga la sua ombra senza pietà. Ada è intrappolata in Francia, senza la possibilità di ritornare a casa. Senza soldi, senza un rifugio, Ada non ha colpe, se non quella di trovarsi nel posto sbagliato. Ma i soldati nazisti non si fermano davanti a niente. Viene deportata nel campo di concentramento di Dachau. Lì, dove il freddo si insinua senza scampo fino in fondo alle ossa, circondata da occhi vuoti per la fame e la disperazione, Ada si aggrappa all'unica cosa che le rimane, il suo sogno. La sua abilità con ago e filo le permette di lavorare per la moglie del comandante del campo. Gli abiti prodotti da Ada nei lunghi anni di prigionia sono sempre più ricercati. La sua fama travalica le mura di Dachau e arriva fino alle più alte gerarchie naziste. Le viene commissionato un abito che dovrà essere il più bello che abbia mai confezionato. Un vestito da sera nero, con una rosa rossa. Ma Ada non sa che quello che le sue mani stanno creando non è un abito qualsiasi. Sarà l'abito da sposa di Eva Braun, l'amante del Fuhrer...
Credo tutti voi lo conosciate. Un libro nato per essere una fiaba oscura, purtroppo reale, dedicata ai ragazzi. Se non lo avete letto, avrete sicuramente visto il film. In caso contrario, vi invito a guardarlo, o ad approcciarvi al romanzo.
Il bambino con il pigiama a righe, di John Boyne
Casa editrice: Bur Rizzoli
Prezzo di copertina:10,00 €
Numero di pagine:211
Trama: Leggere questo libro significa fare un viaggio. Prendere per mano, o meglio farsi prendere per mano da Bruno, un bambino di nove anni, e cominciare a camminare. Presto o tardi si arriverà davanti a un recinto. Uno di quei recinti che esistono in tutto il mondo, uno di quelli che ci si augura di non dover mai varcare. Siamo nel 1942 e il padre di Bruno è il comandante di un campo di sterminio. Non sarà dunque difficile comprendere che cosa sia questo recinto di rete metallica, oltre il quale si vede una costruzione in mattoni rossi sormontata da un altissimo camino. Ma sarà amaro e doloroso, com'è doloroso e necessario accompagnare Bruno fino a quel recinto, fino alla sua amicizia con Shmuel, un bambino polacco che sta dall'altro lato della rete, nel recinto, prigioniero. John Boyne ci consegna una storia che dimostra meglio di qualsiasi spiegazione teorica come in una guerra tutti sono vittime, e tra loro quelli a cui viene sempre negata la parola sono proprio i bambini.
Uno dei romanzi più belli che io abbia mai letto. Un personaggio molto particolare narra una vicenda terribilmente drammatica attraverso i suoi occhi. Tutti dovrebbero leggerlo, specialmente chi ama i libri.
Storia di una ladra di libri, di Markus Zusak
Casa editrice: Frassinelli
Prezzo di copertina: 16,90 €
Numero di pagine: 563
Trama: E il 1939 nella Germania nazista. Tutto il Paese è col fiato sospeso. La Morte non ha mai avuto tanto da fare, ed è solo l'inizio. Il giorno del funerale del suo fratellino, Liesel Meminger raccoglie un oggetto seminascosto nella neve, qualcosa di sconosciuto e confortante al tempo stesso, un libriccino abbandonato lì, forse, o dimenticato dai custodi del minuscolo cimitero. Liesel non ci pensa due volte, le pare un segno, la prova tangibile di un ricordo per il futuro: lo ruba e lo porta con sé. Così comincia la storia di una piccola ladra, la storia d'amore di Liesel con i libri e con le parole, che per lei diventano un talismano contro l'orrore che la circonda. Grazie al padre adottivo impara a leggere e ben presto si fa più esperta e temeraria: prima strappa i libri ai roghi nazisti perché "ai tedeschi piaceva bruciare cose. Negozi, sinagoghe, case e libri", poi li sottrae dalla biblioteca della moglie del sindaco, e interviene tutte le volte che ce n'è uno in pericolo. Lei li salva, come farebbe con qualsiasi creatura. Ma i tempi si fanno sempre più difficili. Quando la famiglia putativa di Liesel nasconde un ebreo in cantina, il mondo della ragazzina all'improvviso diventa più piccolo. E, al contempo, più vasto.
Inserisco in questa lista anche un saggio che ho studiato non troppo approfonditamente ai tempi del liceo, e che sicuramente ognuno di noi dovrebbe aver presente.
Sto parlando di
La banalità del male, di Hannah Arendt. (Feltrinelli)
Il titolo solamente dovrebbe aprire uno spiraglio nella nostra mente e far riflettere sul suo significato così immediato.
Cito soltanto il
Diario, di Anne Frank, e
Se questo è un uomo, di Primo Levi, perché immagino tutti voi ne abbiate sentito parlare. Vi consiglio comunque la lettura integrale di questi due volumi, il primo è il diario integrale degli anni della Seconda Guerra mondiale, vissuta dallo sguardo di una ragazzina di tredici anni, costretta a nascondersi, insieme alla sua famiglia dai Nazisti.
Il secondo, invece, è una testimonianza cruda e reale dei Lager, dai quali l'autore stesso si è salvato.
Spero di essere riuscita a darvi qualche nuovo spunto.
Fatemi sapere cosa ne pensate, e... Buone letture!