Come state? Avevo promesso su Instagram (Come sempre vi lascio i link diretti alle mie due pagine. Qui trovate il mio profilo personale, e qui la pagina Hope and Paper) di recensirvi un romanzo di cui avevo sentito parlare, ossia Vertigine, di Sophie Jomain.
Avendo letto opinioni piuttosto contrastanti a riguardo, e dato che ero molto incuriosita dalla trama dal momento in cui non mi ero mai approcciata con alcun romanzo che parlasse di lupi mannari, ho deciso di leggerlo.
Titolo: Vertigine, Le stelle di Noss Head #1
Autore: Sophie Jomain
Titolo originale:
Data di uscita: 11/02/2016
Numero pagine: 300
Prezzo di copertina: 13,50 euro
Casa editrice: Fazi editore, collana LainYA
Questo romanzo è il primo di una serie composta da cinque libri.
Hannah è la protagonista del romanzo, una diciottenne parigina, costretta a trascorrere le sue vacanze estive a Wick, la piccola città a Nord della Scozia, dove abita sua nonna, una donna cieca dal passato misterioso.
Hannah ritrova, in quel piccolo paesino, Davis, il fratello di una sua vecchia amica. I due ragazzi decidono di passare parecchio tempo insieme.
Il destino, però, ha in serbo qualcosa di diverso per lei, ossia Leith, un ragazzo misterioso ed incredibilmente bello, che si interessa ad Hannah. Fin dalle primissime pagine del romanzo, i due hanno un incontro casuale in aeroporto, che ricorda molto il salvataggio di Bella Swan da parte di Edward Cullen in Twilight (anch'esso edito Fazi. Coincidenze?) nel parcheggio della scuola.
In moltissimi hanno associato la saga delle Stelle di Noss Head e Twilight di Stephanie Meyer, e in effetti ci sono moltissimi tratti in comune tra le due saghe, tra cui il fatto che la protagonista si innamori di un ragazzo che in realtà sia una creatura sovrannaturale.
Anche se, in questo romanzo, non si parla di vampiri, ma di licantropi.
Una delle cose che più ho apprezzato di questo libro è la mitologia creata dalla scrittrice, infatti ha creato cinque specie di lupi mannari, con caratteristiche diverse, ognuna dall'altra.
Sono rimasta, poi, piuttosto colpita dalla scelta di ambientare un romanzo del genere nel nord della Scozia. E' stata una vera scoperta, e ho adorato sinceramente i luoghi, il faro di Noss Head, che dà il nome alla saga, le viottole e i pub descritti nel corso della storia.
Ci sono state, però, diverse cose che mi hanno fatto storcere il naso.
Prima fra tutti, l'amore istantaneo che scatta tra i due protagonisti. I due non si conoscono neanche, eppure Leith è subito attratto da Hannah, una ragazza apparentemente normale. Nel romanzo viene specificatamente detto che non è neanche particolarmente attraente.
In secondo luogo, non ho apprezzato il ruolo che i signori Jorion hanno occupato nella trama. Sinceramente trovo piuttosto inverosimile il fatto che dei genitori, anche se la figlia è maggiorenne, le permettano di trasferirsi per settimane a casa di un perfetto sconosciuto, le permettono di uscire di casa, e non tornare per diverse notti. Credo che dei genitori reali non si comporterebbero in questo modo.
Per quanto riguarda lo stile di scrittura, è molto semplice e scorrevole. La lettura si termina con facilità in pochissimo tempo,
Le descrizioni non sono particolarmente articolate, ma sono efficaci, sebbene siano piuttosto brevi.
In definitiva ho deciso di dare a questo romanzo, tre stelline su cinque, perché, sebbene io non abbia gradito ogni elemento del libro, ho trovato la lettura piacevole.
Hannah è la protagonista del romanzo, una diciottenne parigina, costretta a trascorrere le sue vacanze estive a Wick, la piccola città a Nord della Scozia, dove abita sua nonna, una donna cieca dal passato misterioso.
Hannah ritrova, in quel piccolo paesino, Davis, il fratello di una sua vecchia amica. I due ragazzi decidono di passare parecchio tempo insieme.
Il destino, però, ha in serbo qualcosa di diverso per lei, ossia Leith, un ragazzo misterioso ed incredibilmente bello, che si interessa ad Hannah. Fin dalle primissime pagine del romanzo, i due hanno un incontro casuale in aeroporto, che ricorda molto il salvataggio di Bella Swan da parte di Edward Cullen in Twilight (anch'esso edito Fazi. Coincidenze?) nel parcheggio della scuola.
In moltissimi hanno associato la saga delle Stelle di Noss Head e Twilight di Stephanie Meyer, e in effetti ci sono moltissimi tratti in comune tra le due saghe, tra cui il fatto che la protagonista si innamori di un ragazzo che in realtà sia una creatura sovrannaturale.
Anche se, in questo romanzo, non si parla di vampiri, ma di licantropi.
Una delle cose che più ho apprezzato di questo libro è la mitologia creata dalla scrittrice, infatti ha creato cinque specie di lupi mannari, con caratteristiche diverse, ognuna dall'altra.
Sono rimasta, poi, piuttosto colpita dalla scelta di ambientare un romanzo del genere nel nord della Scozia. E' stata una vera scoperta, e ho adorato sinceramente i luoghi, il faro di Noss Head, che dà il nome alla saga, le viottole e i pub descritti nel corso della storia.
Ci sono state, però, diverse cose che mi hanno fatto storcere il naso.
Prima fra tutti, l'amore istantaneo che scatta tra i due protagonisti. I due non si conoscono neanche, eppure Leith è subito attratto da Hannah, una ragazza apparentemente normale. Nel romanzo viene specificatamente detto che non è neanche particolarmente attraente.
In secondo luogo, non ho apprezzato il ruolo che i signori Jorion hanno occupato nella trama. Sinceramente trovo piuttosto inverosimile il fatto che dei genitori, anche se la figlia è maggiorenne, le permettano di trasferirsi per settimane a casa di un perfetto sconosciuto, le permettono di uscire di casa, e non tornare per diverse notti. Credo che dei genitori reali non si comporterebbero in questo modo.
Per quanto riguarda lo stile di scrittura, è molto semplice e scorrevole. La lettura si termina con facilità in pochissimo tempo,
Le descrizioni non sono particolarmente articolate, ma sono efficaci, sebbene siano piuttosto brevi.
In definitiva ho deciso di dare a questo romanzo, tre stelline su cinque, perché, sebbene io non abbia gradito ogni elemento del libro, ho trovato la lettura piacevole.
Consigliato caldamente agli amanti di Twilight, perché questi due romanzi hanno moltissime cose in comune.
Voi avete letto Vertigine? Cosa ne avete pensato?
Fatemelo sapere qui nei commenti.
E... Buone letture!
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