lunedì 18 gennaio 2016

Lo strano caso dell'apprendista libraia - Recensione

Lo strano caso dell'apprendista libraia, Deborah Meyler


Titolo originale: The Bookstore
Editore: Garzanti
Prezzo di copertina: 14,90 €
Pagine: 360


Esme è una ragazza di ventitré anni, trasferitasi a New York, dall'Inghilterra, per studiare storia dell'arte. In quella città magica, Esme scova un posto unico nel suo genere, totalmente diverso da tutto quello che c'è a New York, la Civetta, una libreria. Non una qualsiasi, ma una in cui si possono trovare prime edizioni di romanzi straordinari, come Il Giovane Holden, Lolita, e molto altro. La Civetta è un posto davvero perfetto, un luogo in cui qualsiasi lettore si troverebbe a suo agio.
Esme è fidanzata con Mitchell, un ricco e carismatico ragazzo, non proprio perfetto. che decide di lasciarla prima di sapere che la ragazza aspetta un bambino. Si ritrova, quindi, da sola, incinta, senza sapere cosa fare. Abortire, o meno? Non sa come cavarsela, anche perché la sua borsa di studio serve a pagarsi l'affitto, ma non potrebbe mai essere abbastanza per riuscire a mantenere anche un bambino.
Trovandosi in una situazione piuttosto critica, Esme vede un cartello fuori La Civetta, che dice "cercasi aiuto", così decide di chiedere una mano a George, il proprietario della libreria, che la assume.

Il romanzo è scritto dal punto di vista di Esme, che si trova in serie difficoltà, perché non ha nessuno a cui chiedere consiglio, o semplicemente raccontare quello che le sta stravolgendo la vita. I suoi genitori si trovano in un altro continente, la sua vicina di casa, nonché sua unica migliore amica è presa dai suoi impegni, e Mitchell l'ha abbandonata.
La descrizione della libreria, l'amore per la lettura e per i libri che George, un personaggio a dir poco fantastico, riesce a trasmettere, sono i punti di forza di questo romanzo.
Sicuramente un altro aspetto che ho apprezzato è la psicologia di Esme di fronte al problema, è stato molto realistico, perché, essendo quasi una mia coetanea, sono riuscita a capire i suoi dubbi e incertezze sul fatto di tenere o meno un bambino a quell'età.
Quello che, invece, ho odiato, è stata la storia d'amore con Mitchell, un personaggio che non ho sopportato neanche per un istante, anche se costruito proprio per quell'intento.

Lo stile di scrittura è molto semplice e lineare, piacevole da essere letto.

Ho deciso di dare a questo romanzo 3 stelline su cinque.



Voi avete letto questo libro? Cosa ne avete pensato? Fatemelo sapere nei commenti.
Buone letture!




1 commento:

  1. Ciao Chiara, eccomi qui, è davvero carino il tuo blog! Questo libro a me non era piaciuto per niente, soprattutto per come viene affrontato il tema della gravidanza... ricordo di averlo bocciato, infatti l'ho dato via.

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