Salve a tutti, lettori!
Oggi vi parlo di un romanzo molto particolare, nei confronti del quale nutrivo altissime aspettative.
Ringrazio la Mondadori per avermi inviato la copia digitale di questo libro.
La casa sul mare celeste
Autore: T. J. Klune
Casa editrice: Mondadori
Collana: Oscar fantastica
Pagine: 348 p., Rilegato
Prezzo di copertina: € 18,00
Per acquistarlo su Amazon, clicca qui.
Linus Baker è un assistente sociale impiegato al Dipartimento della Magia Minorile. Il compito che esegue con scrupolosa professionalità è assicurarsi che i bambini dotati di poteri magici, cresciuti in appositi istituti in modo da proteggere quelli "normali", siano ben accuditi. La vita di Linus è decisamente tranquilla, per non dire monotona: vive in una casetta solitaria in compagnia di una gatta schiva e dei suoi amati dischi in vinile. Tutto cambia quando, inaspettatamente, viene convocato nell'ufficio della Suprema Dirigenza. È stato scelto per un compito inconsueto e top secret: dovrà recarsi su un'isola remota, Marsyas, e stabilire se l'orfanotrofio diretto da un certo Arthur Parnassus abbia i requisiti per rimanere aperto. Appena mette piede sull'isola, Linus si rende conto che i sei bambini ospitati nella struttura sono molto diversi da tutti quelli di cui ha dovuto occuparsi in passato. Il più enigmatico tra gli abitanti di Marsyas è però Arthur Parnassus, che dietro ai modi affabili nasconde un terribile segreto.
Questa è una storia molto particolare. Ero estremamente incuriosita dalla trama, e nutrivo aspettative altissime nei confronti di questo romanzo. Non avendo mai letto nulla di questo autore non sapevo davvero cosa aspettarmi.
La casa sul mare celeste è un libro che vuole sollevare un'aspra critica nei confronti della società odierna, portando all'estremo comportamenti e pensieri purtroppo diffusi: l'odio e la discriminazione nei confronti di chi è diverso e - per la società - va cambiato.
La casa sul mare celeste narra la storia di Linus, un assistente sociale che lavora per il Dipartimento della Magia minorile. Un personaggio molto particolare, solitario, che svolge le sue mansioni in modo metodico e accurato. Ama il suo lavoro, e il suo unico obiettivo è aiutare i bambini speciali di cui deve occuparsi.
Un giorno come tanti, Linus viene convocato dai suoi superiori e gli viene affidato un compito davvero importante, quanto segreto: andare su un'isola, Marsyas, e supervisionare un orfanotrofio, diretto da Arthur Parnassus.
Non voglio darvi altri spunti sulla trama, perché La casa sul mare celeste è una storia che va assaporata, letta e compresa, senza avere pregiudizi di alcun tipo. E, se saprete leggere nel modo giusto, saprà farvi riflettere su tantissimi aspetti diversi: l'amore, l'accettazione, il cambiamento che può avvenire a qualsiasi età, il coraggio di essere se stessi e non farsi influenzare dall'esterno.
Ci troviamo di fronte una realtà piatta, monotona, e tutt'altro che fiabesca e idilliaca.
Nel mondo descritto, infatti, si tende a voler appiattire le peculiarità di coloro che sono diversi dalla norma, e sta proprio in questo il punto focale del romanzo: la diversità.
Il protagonista, Linus, ha difficoltà a rapportarsi con le persone, è un uomo ordinario, metodico e ligio alle regole. Ed è stato scelto dai suoi superiori proprio per queste sue caratteristiche. E' bravissimo nel suo lavoro, e per questa particolare mansione, c'è bisogno di una persona che non si faccia influenzare.
Linus sembra essere la persona giusta.
Deve essere obiettivo e distaccato nei confronti dell'orfanotrofio, un luogo totalmente diverso da lui e dalla realtà che lo ha circondato fino a quel momento, il simbolo del cambiamento, della diversità e il fulcro attorno al quale ruota tutto il romanzo, con i suoi personaggi estremamente variopinti, in netto contrasto col grigiore che emana Linus e la sua vita.
Diversi sono i personaggi che Linus, giorno dopo giorno, imparerà a conoscere in tutte le sfaccettature. Bambini particolari e speciali, ognuno di essi con le sue peculiarità. Immediato per me, proprio per questo motivo, è stato il rimando a La casa per bambini speciali di Miss Peregrine, di Ransom Riggs.
Netto è il contrasto tra Linus e l'orfanotrofio in cui viene mandato, entrambe queste figure risultano essere caricaturali, ma mai fuori luogo. Continui sono i rimandi ad altri romanzi, altre situazioni o personaggi già presenti nella mente del lettore, che viene travolto nel corso della lettura da emozioni contrastanti.
La casa sul mare celeste è una storia che ha saputo emozionarmi grazie allo stile di scrittura dell'autore, musicalmente ironico e che mi ha ricordato una fiaba dolce amara per bambini.
Ma il destinatario ultimo di questa storia non è necessariamente un pubblico giovane. Chiunque dovrebbe leggere questo romanzo, che porta a riflettere e ad educare, quasi come fosse un romanzo didascalico.
Avete letto questo romanzo? Vi ho incuriosito a farlo?
Fatemi sapere cosa ne pensate, e...
Buone letture!
Nessun commento:
Posta un commento