Salve a tutti, lettori!
Oggi torno con una recensione di un romanzo che mi è piaciuto molto, di un'autrice italiana, ossia Marilù Oliva, edito Elliot edizioni, e sto parlando di Questo libro non esiste. E' il primo scritto che affronto di questa donna, e devo confessare che mi è piaciuto molto.
E' un romanzo che tocca moltissimi argomenti, primo tra tutti la condizione di uno scrittore emergente, il nostro protagonista, Mathias, che ha inviato il suo manoscritto a parecchi editori e grandi scrittori. E' così fiducioso e attaccato alla sua grande opera, che - nel momento in cui realizza di averlo perso - inizia la sua travagliatissima ricerca. Deve ritrovarlo, anche se inizia a perdere ogni speranza, perché il suo romanzo d'esordio sembra essere svanito nel nulla.
E' quello il libro che non esiste di cui si parla nel titolo. E' un manoscritto senza nome che il protagonista rincorre per tutto il corso dell'opera di Marilù Oliva, nonché l'unico scopo della sua vita.
Recuperare il suo libro è il fine ultimo di Mathias, l'unico obiettivo che ha.
L'uomo, infatti, ha una relazione con una donna che non ama. Nonostante ciò, continua a rimandare il discorso in cui vuole lasciarla, semplicemente perché Mathias è un anti-eroe. E' un personaggio irritante a tratti, perché incarna la figura dell'uomo moderno.
Inconcludente, senza un reale scopo nella vita. Non ha prospettive di carriera, non ha una relazione appagante, fino a quando un omicidio sconvolge tutti gli eventi. Il protagonista resta intrappolato nella sua vita, alla ricerca di un qualcosa di ormai irraggiungibile, tra i ricordi di suo nonno che non lo elogiava molto spesso.
I flashback in cui Mathias ricorda la sua infanzia, e giovinezza sono una parte estremamente importante del romanzo. Quest'uomo, ormai defunto, è stato l'input per il suo manoscritto, infatti, il nonno ha occupato gran parte degli ultimi giorni della sua vita a costruire una macchina del tempo, che il ragazzo ha sempre ritenuto inutile.
Il tempo è stato un argomento di cui molto si è parlato in questo libro. E' proprio questo, infatti, il tema centrale del "libro che non esiste".
L'accurato, ma non ampolloso stile di Marilù Oliva, ci proietta verso una riflessione sul mondo dell'editoria, in cui la determinazione è la protagonista e in questo è difficilissimo entrare a far parte.
I personaggi sono ben caratterizzati, tutti estremamente reali, e mai stereotipati. Ognuno ha i suoi pregi e i suoi difetti.
Sono stata molto felice di aver avuto l'occasione di leggere questo romanzo, e lo consiglio veramente molto. Soprattutto a chi cerca una storia impegnata, in cui potersi immergere totalmente.
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