Salve a tutti, lettori!
Come state? Spero tutto bene.
Le giornate si stanno allungando e la primavera è ormai alle porte.
A proposito di ciò, volevo parlarvi di una lettura che ho fatto durante il mese di Febbraio, di cui vi ho già parlato ampiamente, anche se non avevo dedicato ancora un unico post a questo volume.
Mi riferisco alla graphic novel L'uomo montagna, di Séverine Gauthier e Amélie Fléchais, che si è occupata dei disegni.
E' la prima opera che affronto di questi due autori, anche se, come tutti voi, ho ben presente un'opera cinematografica di Amélie Fléchais, ossia Kung Fu Panda. Esatto. Sono rimasta stupita anche io quando sono venuta a conoscenza di questo fatto, ma l'autrice ha partecipato alla realizzazione del cartone della Dreamworks.
Inoltre, è la vincitrice del Miglior libro d’illustrazione al Festival di Solliès-Ville 2014, con il fumetto Lupetto Rosso.
E' un'opera che fa parte della collana Tipitondi, cioè quella dedicata ad un pubblico giovane.
Le tavole sono fiabesche, soprattutto grazie ai colori pastello utilizzati. Sembrano realizzati con l'acquerello, e questo è un tratto stilistico che conferisce un senso di calma alla storia.
E' un'opera molto breve. Infatti sono 56 pagine, e sono veramente molto piacevoli.
Nonostante non sia molto lungo è perfettamente esaustivo.
Si parla, infatti, di un bambino che decide di aiutare suo nonno, al quale sono cresciute sulle spalle delle montagne. L'uomo deve compiere il suo ultimo viaggio, e il nipote vorrebbe accompagnarlo.
A causa del peso, però, è impossibile, per entrambi intraprendere il percorso stabilito insieme: il bambino è troppo piccolo per farsi carico di quelle montagne, perciò parte da solo, dicendo al nonno che sarà di ritorno con una soluzione al suo problema. Grande, infatti, è il desiderio di aiutare l'anziano signore.
La storia è una chiara metafora alla vecchiaia, e - in generale - alla vita. Proprio per questo evidente riferimento, sono sicura che sarà facilmente apprezzato da grandi e piccini.
E' un volumetto che aiuta a riflettere su parecchie cose, in particolare, grazie ai personaggi che il bambino incontrerà durante la sua scalata.
La fine del fumetto è davvero commovente e dolce e, nonostante sia dedicato ad un pubblico di bambini, e il linguaggio utilizzato sia molto semplice e diretto, la sottile metafora potrebbe essere letta dai più piccoli in modo differente.
Mi è piaciuto veramente molto, e ho deciso di conferirgli cinque stelline su cinque.
Lo consiglio caldamente a tutti, in particolare a chi si sente un po' triste, e ha voglia di leggere un volume di qualità per distrarsi.
Voi avete letto questo fumetto?
Fatemi sapere se avete intenzione di farlo, e... Buone letture!
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