Bentornati in questa nuova recensione!
Oggi voglio parlarvi di un libro che mi ha scosso tantissimo, sto parlando di:
Titolo: Bunker Diary
Autore: Kevin Brooks
Casa editrice: Piemme
Numero di pagine: 277
Prezzo di copertina: € 15,00 - brossura € 9,90
Per acquistarlo su Amazon, clicca qui.
E' un romanzo che ho terminato in pochissimo tempo, infatti sono stata catturata totalmente dalle pagine, e dalla storia.
Il protagonista, nonché voce narrante è Linus, un ragazzo di sedici anni, che si trova intrappolato in un bunker sotterraneo senza sapere chi sia stato a rinchiuderlo, insieme a quattro adulti e una bambina di nove anni.
Lo sconosciuto signore ha rapito le sei persone in sei modi differenti, senza sapere perché.
Effettivamente mi aspettavo di riuscire a capire il motivo di tutto ciò, un esperimento o il sadismo di un pazzo.
Infatti i personaggi vengono rinchiusi in questo bunker sotterraneo, senza possibilità di uscita, controllati costantemente dalle telecamere. Ci sono soltanto tre ambienti: sei camere, un bagno, e una cucina. L'unico contatto col mondo esterno è un ascensore, comandato dall'alto.
Dal titolo si evince ciò che effettivamente è: un diario dal bunker.
Linus parla con se stesso, racconta, giorno dopo giorno, ciò che accade lì giù.
E' difficile definire il genere di questo romanzo, e potrei catalogarlo come un thriller psicologico.
Infatti la violenza psicologica e fisica che i personaggi del libro affrontano sono terrificanti, talmente tanto che si rimane senza parole per quanto le scene narrate siano crude.
Il finale mi ha lasciato fortemente con l'amaro in bocca. Proprio il finale è stato perfetto per il romanzo, un epilogo azzeccatissimo per come stava andando sviluppandosi la storia.
Questo mi ha spinto fortemente a dare a questo romanzo 5 stelline su cinque.
Non lo consiglierei a chiunque, bisogna essere molto forti per leggerlo. Infatti una forte angoscia traspare dalle pagine.
Voi avete letto questo romanzo?
Cosa ne avete pensato?
Fatemelo sapere qui giù nei commenti, e... Buone letture!
Nessun commento:
Posta un commento