Oggi sono tornata per parlarvi di uno scrittore che mi incuriosisce particolarmente, ossia Paul Beatty.
Il romanzo che più di tutti mi ha incuriosito è stato Lo schiavista, vincitore di uno dei premi letterari più conosciuti e importanti, ossia il Man Booker Prize, nell'edizione del 2016.
E' una satira pungente sulla razza, la vita urbana e la giustizia sociale.
Ne ho sentito parlare tantissimo, e si vede molto spesso in libreria.
Ma cominciamo col parlarvi della trama.

«So che detto da un nero è difficile da credere, ma non ho mai rubato niente. Non ho mai evaso le tasse, non ho mai barato a carte. Non sono mai entrato al cinema a scrocco, non ho mai mancato di ridare indietro il resto in eccesso a un cassiere di supermercato».
Un romanzo di cui si è parlato meno è Slumberland. La cui trama non sembra meno interessante.

Paul Beatty, una delle voci più pungenti d’America, ci regala un irresistibile sound letterario, un graffiante ritratto delle contraddizioni di quegli anni, ma soprattutto un atto d’amore per la musica, a suo vedere l’unica cifra con cui è possibile misurare la realtà e la vita.
L'ultimo romanzo edito in Italia, e uscito nelle librerie proprio ieri, 28 Settembre, è Il blues del ragazzo bianco, ad un prezzo di copertina di € 18,50.

Questa è la storia di Gunnar Kaufman, «il negro demagogo»: ultimo discendente di una dinastia di «devoti leccaculo servi dei bianchi» – un padre ufficiale di polizia e una madre autoritaria che canta le lodi dei suoi discutibili antenati –, Gunnar trascorre un’infanzia serena e priva di tensioni razziali nell’agiata Santa Monica. Tanto che, quando la madre prospetta a lui e alle sue sorelle la possibilità di andare in vacanza in un campeggio per soli neri, la risposta è univoca: «Nooooo!». Il motivo? «Perché loro sono diversi da noi». Risposta sbagliata. In un attimo la madre li carica tutti in macchina e la famiglia si trasferisce a Hillside, ghetto nero di Los Angeles dove i vicini ti salutano con un insulto e il pestaggio è sempre dietro l’angolo. Qui ha inizio la scalata di Gunnar, che da outsider riuscirà non solo a inserirsi nella comunità, ma a diventare poco a poco un idolo delle folle, in una strenua battaglia contro tutti i capisaldi della società americana. Fra basket e poesia, gang di strada, mogli giapponesi comprate per corrispondenza e suicidi di massa innescati da fraintendimenti, Paul Beatty si diverte e ci fa divertire pagina dopo pagina con la sua vivida immaginazione.
Avete letto qualcosa di Paul Beatty?
Fatemelo sapere qui giù nei commenti e... Buone letture!
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