venerdì 11 gennaio 2019

Shatter me - Recensione

Salve a tutti, lettori!
Oggi voglio parlarvi di una rilettura.
Ho affrontato questo titolo perché avevo voglia di continuare i suoi seguiti: Unravel me, ed Ignite me.

Titolo: Shatter Me
Autore: Tahereh Mafi
Casa editrice: Rizzoli
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264 giorni chiusa in una cella, senza contatti con il mondo, perché Juliette ha un potere terribile: se tocca una persona può ucciderla. A tenerla prigioniera è la Restaurazione, un gruppo militare che intende usarla come arma. Scappare è impensabile, finché nella cella di Juliette entra Adam, un soldato semplice che scopre di essere immune al suo tocco. Il loro incontro è la scintilla che accende una speranza, la chiave che potrebbe aprire mille porte. Perché la vita li chiama, oltre i muri della prigione.

La storia mi è piaciuta fin da subito, le premesse infatti sono davvero spettacolari.
Una ragazza che può uccidere con un solo tocco. Non avevo mai letto un romanzo del genere, ed ero molto curiosa.
Ci troviamo in un futuro post apocalittico, in cui la natura è stata distrutta, così come gli animali. L'intero ambiente sta morendo.

Nonostante molte persone non abbiano apprezzato lo stile di scrittura dell'autrice, io l'ho trovato innovativo: l'idea di raccontare una storia del genere tramite lo sguardo fragile di una ragazza strappata alla sua famiglia, e rinchiusa in una prigione era qualcosa che, se fosse stato sviluppato a dovere, mi sarebbe piaciuto davvero molto.

Purtroppo non è stato così.

La Mafi non è riuscita a sfruttare tutto il potenziale della storia.
Ho detestato il fatto che in determinati punti l'autrice abbia totalmente dimenticato che Juliet stesse scrivendo un diario. La coerenza narrativa è uno degli aspetti che un romanzo non dovrebbe mai perdere, per quanto mi riguarda.

Un altra pecca è il fatto che siano stati descritti a dovere e caratterizzati soltanto i tre personaggi principali: Juliet, Adam e Warner.

Ho apprezzato soltanto due personaggi: Juliet e Warner.
Juliet, la protagonista, è decisamente folle. Il suo diario è un'accozzaglia di pensieri deliranti, il che, se da un lato può risultare irritante, dall'altro è totalmente in linea con l'idea che la Mafi vuole farci avere di Juliet.

Warner, folle anche lui, è l'antagonista. Un personaggio che spero venga approfondito nei prossimi volumi. Se sviluppato a dovere, potrebbe essere il punto forte della storia.


Ho dato a questa storia 3 stelline su cinque, e consiglio la lettura agli appassionati del genere distopico, come Hunger Games, o Divergent, che non hanno troppe pretese.


Voi avete letto questo romanzo?
Avete intenzione di farlo?
Fatemelo sapere qui giù nei commenti, e...
Buone letture!

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