Salve a tutti, lettori!
Oggi vi parlo del secondo romanzo della serie Mandala di Monica Peccolo.
Trovate la mia opinione sul primo volume qui.
Il senso di una promessa
Autore: Monica Peccolo
Anno di pubblicazione: 2019Pagine: 346
Genere: narrativa contemporanea, rosa, women's fiction
Prezzo: 9.90€ cartaceo; 1.99€ digitale
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Eva, in servizio presso il distretto medico di un sobborgo problematico, resta coinvolta in un’aggressione. La vicenda si conclude senza complicazioni, ma genera qualcosa d'inaspettato: Nathan, sotto pressione e sconvolto per l’accaduto, le rivela la sua storia familiare. Un passato difficile, conosciuto solo da chi gli è davvero vicino.
Adesso, non ci sono più segreti fra loro. Forte di questa rivelazione, Eva vorrebbe trasformare la promessa che li unisce in un legame concreto. Non immagina, però, quante difficoltà sono ancora disseminate sul loro percorso.
Nathan prenderà le distanze dal suo passato, liberando il suo cuore da ciò che lo tiene prigioniero?
Il senso di una promessa riprende esattamente da dove ci eravamo lasciati al termine del primo romanzo: Eva e Nathan hanno capito che il loro rapporto può evolvere.
La storia di Eva e Nathan ci avvolge in un turbine di inaspettate emozioni, due vite diverse, due modi di affrontare le relazioni.
Lo stile di scrittura di Monica Peccolo è fluido, sia nella sua componente descrittiva, che nei dialoghi tra i personaggi, la punta di diamante del romanzo. L'autrice è bravissima nel modo in cui delinea i due protagonisti e i personaggi secondari, rendendoli vividi e incredibilmente reali.
Un romanzo dall'altissima carica emotiva, che consiglio - senza alcuna esitazione - agli amanti dei romanzi di Colleen Hoover. Monica Peccolo è una scrittrice che riesce, grazie ai suoi romanzi, a far emozionare e a coinvolgere i suoi lettori, regalando non una semplice storia d'amore, ma un libro che sappia affrontare tematiche estremamente importanti con molta delicatezza.
Se le mie parole non vi hanno convinto ad intraprendere questo viaggio, vi lascio convincere dall'incipit di questo splendido romanzo.
"Melinda era seduta sul bordo del letto e cercava di infilare le pantofole che continuavano a scivolarle sul pavimento. Ogni movimento, per quanto minimo, le generava una serie di fitte all’addome a ricordarle che era trascorso solo un giorno e mezzo dal parto cesareo.Il brusio indaffarato del reparto maternità, restava confinato al di là della porta della sua camera. Si era prefissata di alzarsi da sola e arrivare a una delle poltrone che arredavano il salottino per gli ospiti, di cui la sua stanza era provvista fra le tante comodità. Prima di pranzo, i medici le avevano tolto i drenaggi e dato il permesso di muoversi in autonomia ma l’impresa si stava rivelando più complicata del previsto.Riuscì ad alzarsi, ignorò il fortissimo bruciore al basso ventre, e mise un piede davanti all’altro, reggendosi a ogni appiglio che trovava. Finalmente, sedette sull’imbottita e confortevole poltrona per l’allattamento. Respirò sollevata e si aggiustò i lembi della vestaglia. Udì un leggero bussare, la porta si aprì ed Eva entrò con in braccio Sarah Jane."
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